Salviamo l'acquedotto
Progetto preliminare di recupero e valorizzazione dell'acquedotto mediceo di Pisa e riqualificazione ambientale delle aree contermini.
Progetto: Arch. Massimo Gasperini
Consulenze: Ing. Arch. Riccardo Ciuti (urbanistica)
Arch. Irene Palumbo (architettonico)
Geom. Paolo Della Bartola (Catasto)
Sergio Sabatini, Arch. Valentina Marras (rilievi architettonici)
Dott. Ugo Macchia (botanica)
Partner: Associazione "Salviamo l'acquedotto mediceo di Pisa"
Regione Toscana
Soprintendenza PSAE - BAP
Provincia di Pisa
Comune di Pisa
Comune di San Giuliano Terme
Campagne fotografiche: Circolo fotografico "Il Gruppo"
Carlo Delli
Fabio Fagiolini
Massimo Gasperini
Sergio Sabatini
Salviamo l'acquedotto
Progetto preliminare di recupero e valorizzazione dell'acquedotto mediceo di Pisa e riqualificazione ambientale delle aree contermini.
Un paesaggio a prevalente carattere agrario contrassegnato ancora in gran parte dalla permanenza dei segni territoriali frutto della stratificazione dei diversi processi pianificatori iniziati nel periodo etrusco e romano, proseguiti con le opere di bonifica Medievali e Medicee, giunti sino ai nostri giorni grazie alla ristrutturazione attuata dal governo Lorenese.
Il paesaggio costituisce dunque una parte integrante del valore del monumento percio&grave deve essere conservato, riqualificato e tramandato alle future generazioni.
Salviamo l'acquedotto
Progetto preliminare di recupero e valorizzazione dell'acquedotto mediceo di Pisa e riqualificazione ambientale delle aree contermini.
Per conservare bisogna conoscere e la conoscenza deve assoggettarsi al progetto. La conoscenza e il progetto possono coniugare opportunamente le risorse esistenti con i bisogni e le esigenze contemporanee e, con questo, far sì che l'Acquedotto Mediceo diventi l'episodio portante di una riscoperta non occasionale e profonda della campagna e del paesaggio pisano.
Salviamo l'acquedotto
Progetto preliminare di recupero e valorizzazione dell'acquedotto mediceo di Pisa e riqualificazione ambientale delle aree contermini.
Il progetto di recupero e di valorizzazione dell'Acquedotto Mediceo e di riqualificazione ambientale delle aree contermini nasce proprio con questo intento e dall'impegno tecnico-scientifico di un gruppo di progettisti con il partenariato della Regione Toscana, dei comuni di Pisa e di San Giuliano Terme, della Provincia di Pisa, dell'Associazione "Salviamo l'acquedotto Mediceo di Pisa", coadiuvati dalla locale Soprintendenza.
Salviamo l'acquedotto
Progetto preliminare di recupero e valorizzazione dell'acquedotto mediceo di Pisa e riqualificazione ambientale delle aree contermini.
L'inventario ragionato delle risorse - come espressione di giudizio sulla vulnerabilità dei beni considerati per le condizioni in cui si trovano e per la loro fragilità (conoscenza) - insieme alla predisposizione degli atti e degli eventi adatti al caso specifico, con la corrispettiva indicazione delle cose da "non fare" (vincoli) sia delle cose "da fare" (previsione), costituisce l'ossatura portante del progetto.
Salviamo l'acquedotto
Progetto preliminare di recupero e valorizzazione dell'acquedotto mediceo di Pisa e riqualificazione ambientale delle aree contermini.
Per conservare è necessario apportare dei cambiamenti d'assetto. Bisogna innovare, trasformare, incidere sullo status quo. Ciò che allora appare urgente è scegliere un futuro possibile e un ruolo preciso e non ambiguo da attribuire al patrimonio monumentale e architettonico.
Salviamo l'acquedotto
Progetto preliminare di recupero e valorizzazione dell'acquedotto mediceo di Pisa e riqualificazione ambientale delle aree contermini.
Negli ultimi anni sembra che il nostro Acquedotto, sempre presente sul territorio con la sua mole imperante, costituisca una sorta di organismo ingombrante, un involucro ormai incapace di badare a se stesso. Ci siamo da tempo abituati alla sua obsolescenza.
Novecentocinquantaquattro arcate, che si ripetono in un'incessante serie di campate con archi a pien centro, si pongono sul territorio pisano come segno indelebile e potente, la cui presenza con i suoi seimilatrecento metri di estensione lineare ribadisce la grandiosità del potere mediceo sulla città di Pisa.
Un'opera certamente nota ai pisani, ma non tutti ne riconoscono la paternità. Come per altri casi (vedi l'Acquedotto di Lucca di Lorenzo Nottolini del 1833) la struttura è confusa come opera romana; un errore che nasce dalla similitudine morfologica degli acquedotti tipici della classicità e che si è diffusa come errata credenza collettiva, confonde la tipologia e lo stile di un'epoca con il periodo storico d'esecuzione.
Salviamo l'acquedotto
Progetto preliminare di recupero e valorizzazione dell'acquedotto mediceo di Pisa e riqualificazione ambientale delle aree contermini.
La sua presenza, si avverte in maniera decisa osservandolo dall'alto oppure su qualsiasi carta topografica, non solo perchè l'ordine agrario e l'orditura dei campi assecondano la sua direzione, ma anche perchè, come un vero e proprio cordone ombelicale, pone in rapporto la città murata e il monte attraverso la campagna.
La Valle delle Fonti, punteggiata dalle strutture di captazione dell'Acquedotto e dalla grande cisterna intitolata a Cosimo III, è meta ambita dai gitanti della domenica come luogo deputato del contatto con la natura. Il favore popolare non è affatto gratuito, anzi è sostenuto da molteplici e concrete vocazionalità, che un occhio attento può vagliare e considerare. Infatti, l'Acquedotto non s'impone soltanto come manufatto d'importanza storica, il cui destino è legato a doppio filo con le operazioni di restauro e risanamento conservativo, non è un'entità immobile ed imbalsamata, ma offre potenzialità diverse.
Salviamo l'acquedotto
Progetto preliminare di recupero e valorizzazione dell'acquedotto mediceo di Pisa e riqualificazione ambientale delle aree contermini.
Un tema architettonico e territoriale che si fondono per formare un 'sistema ambientale' complesso per la compresenza di ulteriori 'sottosistemi' ambientali e architettonici. L'Acquedotto dunque non solo lega il suo percorso con l'espansione della città, ma stabilisce rapporti anche con altri temi di carattere ambientale: i tenui andamenti curvilinei dei fossi della Carbonaia, della Vicinaia e della fossa Vecchia; gli andamenti a spezzata dei fossi dell'Alberaccio, della Lombarda, dell'antifosso del Monte, delimitano una vegetazione di tipo agrario che lo accompagna lungo il tratto nel territorio di San Giuliano Terme.
Nella città la struttura si dissolve e si confonde con l'edificazione dei quartieri moderni di Pratale e di Don Bosco, sino alla sua terminazione sulle mura urbane di Santa Marta.
Salviamo l'acquedotto
Progetto preliminare di recupero e valorizzazione dell'acquedotto mediceo di Pisa e riqualificazione ambientale delle aree contermini.
In una tessitura così densa di rapporti e implicazioni, tra cui emerge l'interesse tecnologico e idraulico del manufatto, del quale è ancora possibile leggere il funzionamento, viene da domandarsi il motivo per cui la struttura è stata trascurata tanto da assecondarne il degrado. Ogni tanto ci si preoccupa di ripulirlo dalle erbacce e dai rovi che lo devastano. Rare sono le azioni volte al ripristino. Troppe le operazioni provvisionali messe in atto inefficaci.
Salviamo l'acquedotto
Progetto preliminare di recupero e valorizzazione dell'acquedotto mediceo di Pisa e riqualificazione ambientale delle aree contermini.
Alcuni pregevoli interventi di restauro e riqualificazione delle aree adiacenti all'Acquedotto promosse dal Comune di Pisa nell'immediato tessuto extra moenia della città che si sono succeduti negli anni e sono a tutt'oggi in corso, hanno mostrato esiti positivi sia in termini di valorizzazione monumentale che di utilizzo mediante percorsi pedonali e ciclabili. La pregevolezza del monumento evidente in questo settore urbano lascia spazio alla desolazione del degrado nelle frazioni di Ghezzano e Asciano.
Salviamo l'acquedotto
Progetto preliminare di recupero e valorizzazione dell'acquedotto mediceo di Pisa e riqualificazione ambientale delle aree contermini.
La precarietà della struttura e delle sue opere d'arte si manifesta nella ragguardevole inclinazione raggiunta dalle numerose arcate in quest'ultima località: alberi d'alto fusto minaccino la struttura in molti suoi punti; lo specus, attualmente in gran parte a cielo aperto, non assolve più alla sua funzione originaria permettendo all'acqua piovana di penetrare all'interno del sacco della muratura disgregando lentamente ed inesorabilmente il conglomerato legante dei materiali lapidei e litici; la vegetazione infestante, copiosa sui pilastri, all'interno delle buche pontate, sui contrafforti e sulla sommità, prosegue il suo naturale processo di ramificazione minando la struttura, celandola in un lento processo avvolgente quanto letale. Inoltre la discontinuità di alcuni tratti interrotti dall'attraversamento della viabilità moderna, effettuata secondo una prassi usuale agli inizi del secolo scorso, si manifesta come una cesura insanabile.
Salviamo l'acquedotto
Progetto preliminare di recupero e valorizzazione dell'acquedotto mediceo di Pisa e riqualificazione ambientale delle aree contermini.
Da queste considerazioni preliminari il progetto sviluppa il tema del 'Parco ambientale dell'Acquedotto Mediceo'.
Un parco lineare che valorizzi le vacazionalità di questo segno, capace di legare città a campagna attraverso il tema del verde. La 'cattura' del verde della campagna versus la città con il tramite dell'Acquedotto, non intende costituire solo un'ipotesi trasferita su carta per verificare il 'bel disegno', ma può essere il primo atto di una serie di interventi coordinati tesi alla dilatazione dei temi urbani e paesaggistici su vasta scala come quelli della valorizzazione dell'ambiente antropico della pianura e della fascia pedemontana del territorio pisano.
Salviamo l'acquedotto
Progetto preliminare di recupero e valorizzazione dell'acquedotto mediceo di Pisa e riqualificazione ambientale delle aree contermini.
Altre possibilità operative connesse con il turismo possono creare, in breve tempo e senza eccessivi investimenti, un indotto economico importante che può essere valutato e progettato.
L'antico tracciato viario di via dei Condotti costituisce l'occasione per una stupenda passeggiata che integra valori storici e culturali con quelli del verde e delle acque e con i sistemi boschivi del Monte Pisano. Le acque salubri del Monte Pisano e le sue fonti ne sarebbero valorizzate e potrebbero costituire un ulteriore incentivo e meta da raggiungere in un contesto di attività sportive immerse in un parco archeologico e ambientalistico costellato da piccole zone di servizio, punti di ristoro, attività ricettive tese a favorire l'economia della zona.
Salviamo l'acquedotto
Progetto preliminare di recupero e valorizzazione dell'acquedotto mediceo di Pisa e riqualificazione ambientale delle aree contermini.
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